Già in alcuni articoli precedenti, vi abbiamo suggerito di fare una tappa allo Squero di San Trovaso, qualora vi trovaste a Venezia in zona Dorsoduro, e specialmente se viaggiate con bambini: si trattava di un vero e proprio cantiere per la costruzione e riparazione delle tipiche imbarcazioni veneziane; ancora oggi è possibile visitarlo e vedere da vicino com’è fatta una gondola!
Ma come nasce questo bellissimo e bizzarro mezzo di trasporto veneziano?
Chissà da quanto lontano deriva questo nome che oggi è conosciuto in lungo e in largo nel mondo…forse dal latino “cymbula”, barchetta: ciò che è certo però è che la prima testimonianza ufficiale risale al 1094, dove la “gondola” viene menzionata all’interno di un documento ufficiale firmato dal Doge in persona.
Fonte: Musement.com
Ecco allora 5 cose che NON SAPEVATE sulla GONDOLA:
- La gondola ha una forma un po’ asimmetrica, per bilanciare il peso del gondoliere che rema stando in piedi su un lato.
- La gondola è composta da circa 280 parti di legno diverse – tra le diverse essenze: tiglio, quercia, olmo, faggio, mogano, cedro…
- Fino al 1562 le gondole avevano sfarzose decorazioni colorate. Un decreto ufficiale, da allora, stabilisce che l’unico colore della gondola debba essere il nero! Un provvedimento comprensibile in nome di un’uniformità stilistica: immaginate le gare sfrenate dei nobili per la decorazione più sontuosa e incredibile!
- Originariamente, le gondole erano dotate di una cabina coperta: sono tante le testimonianze nei dipinti dell’epoca, come questo del Canaletto risalente al 1732 (“Veduta dell’ingresso dell’Arsenale”).
- A prua troviamo un elemento decorativo ricchissimo di significati simbolici: i 6 denti rappresentano infatti i 6 Sestieri della città; la parte superiore rappresenta il tipico copricapo del Doge (il corno dogale), e infine la parte centrale ricorda il Canal Grande.
…e ora tocca a voi! Sbizzarritevi decorando, tagliando e incollando questo modellino di gondola …in attesa di provarne una vera!
Fonte: homeschoolingmom2mags.blogspot.com/strong>
Biografia: Alberto Toso Fei, Veneziaenigma, Elzeviro, Treviso 2004.