Cosa fare a Venezia coi bambini: tra campi e giardini !

Chiunque si trovi a fare un tour, breve o lungo, per Venezia, non può non notare la particolarità dei nomi di strade e piazze: non vie ma calli, non piazze ma campi.

Soffermiamoci un attimo su questi ultimi, partendo dall’etimologia della parola stessa…perché è proprio come immaginate: laddove oggi vediamo pavimentazione in pietra, una volta fiorivano piante e venivano coltivati orti!

Cos’è rimasto di quei polmoni verdi, in laguna? …Molto più di quanto immaginate!

Una famiglia a spasso per Venezia lamenta spesso la mancanza di parchi o giardini dove fermarsi a riposare, a giocare con i propri bambini, a mangiare un panino o stendersi in una giornata afosa.

Nonostante questo, i parchi pubblici non mancano. Certo, come ogni cosa a Venezia, tendono a nascondersi ai nostri occhi…anche i giardini non si rivelano al primo sguardo: vanno cercati, seguiti, ed infine scovati! Ma la sorpresa della magia che li distingue vi ripagherà della strada fatta e dello sforzo speso durante la ricerca!

Tra gli spazi verdi pubblici, segnaliamo qui uno dei più estesi: il Parco delle Rimembranze a Sant’Elena.

Per la sua posizione piuttosto defilata dai flussi turistici, rimane ad oggi luogo tranquillo adatto a passare qualche ora con tutta la famiglia, lasciando i bambini liberi di correre e giocare all’ombra della pineta!

Oltre ai tradizionali giochi all’aria aperta, noi vi vogliamo consigliare un’attività tanto semplice quanto eterna: la creazione di un erbario… un po’ alternativo, artistico e contemporaneo!

Molti sono gli artisti che si sono ispirati al microcosmo naturale per la creazione di un personalissimo alfabeto astratto…

Ecco come fare:

  • Munitevi di lente d’ingrandimento!
  • Cercate il maggior numero possibile di piante e fiori (accertatevi di poterli raccogliere!)
  • Ad ognuno di essi dedicate una pagina. Studiateli a fondo con i vostri bambini ed osservatene le piccole venature e sfumature. Ogni fiore, ogni pianta, ogni pezzettino di corteccia ha un diverso pattern, linee e segni che si intersecano a formare precisissime trame. Raccoglieteli ed ordinateli con cura.
  • Una volta a casa, passate alla seconda fase: con un po’ di colore a tempera, ogni fogliolina può diventare un timbro unico!
  • Sbizzarritevi nella creazione delle composizioni astratte più disparate. Unica regola: vietato l’uso del pennello!